Il Trentino è anche terra fertile per vini dolci e spumanti dalla qualità inalterata nel tempo. Una bottiglia di vino santo, se di buona qualità e con un buon tappo, può risultare perfettamente conservata anche dopo mezzo secolo. Un ottimo vino da conservare in cantina e ritrovare dopo molti anni senza pericolo di vederlo rovinarsi: infatti, durante l’appassimento, le uve vengono attaccate da una muffa nobile, la Botrytis Cinerea, che ne migliora notevolmente le qualità organolettiche. Ottimo con i dolci e i dessert a base di mandorla (per esempio i cantucci), è gradevolissimo anche con i formaggi erborinati.
Tra i vini del Trentino dolci particolarmente apprezzati in tutto il mondo spicca poi il Moscato: quello giallo viene lavorato principalmente nella versione secca o dolce, mentre quello rosa nella tipologia dolce o amabile. Si tratta di un vino trentino dorato, usato come aperitivo nella versione secca e come classico vino da dessert in versione liquorosa. Presente soprattutto nella zona di Castel Beseno, il moscato giallo presenta sentori di salvia sclarea, mentre il moscato rosa ricorda di più le spezie e il sentore di rosa.
Dopo aver parlato di vini rossi e di vino bianco, non possiamo dimenticare infine i Trentodoc, gli spumanti Metodo Classico prodotti con le sole uve trentine, fra i primi al mondo ad ottenere la denominazione di origine controllata. Possono essere prodotti nelle versioni in bianco o rosato Brut, Millesimato e Riserva, che variano a seconda dei mesi di permanenza sui lieviti.
Tra questi, spicca senz’altro il Trentodoc Ferrari: le bollicine più titolate d’Italia (già nel 1906 si erano aggiudicate la medaglia d’oro all’Esposizione Internazionale di Milano), la cui linea classica prevede il Ferrari brut, il rosé e il demi-sec. Si tratta di Trentodoc che sanno esaltare la fine del pasto con i loro raffinati bouquet, che vanno dalla freschezza degli agrumi alla dolcezza dei frutti rossi, dalla nota fruttata dei fiori bianchi e delle mele mature alla delicata essenza di fiori di biancospino.
Una qualità che è tale anche grazie a Cavit (Cantina Viticoltori del Trentino): una cooperativa che unisce 10 cantine sociali trentine, con 4500 viticoltori associati. La cooperativa si occupa di esaminare e selezionare le materie prime provenienti dalle cantine, controllando ogni fase, per garantire una qualità di vini trentini premiata da numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali.